News Notizie Notizie Italia INPS, Boeri: immigrati che lavorano cruciali, in Italia ‘vera e propria disinformazione’

INPS, Boeri: immigrati che lavorano cruciali, in Italia ‘vera e propria disinformazione’

4 Luglio 2018 12:09

Gli italiani sottovalutano la quota di popolazione con una età superiore ai 65 anni e sovrastimano il numero di immigrati: una situazione che riflette una “vera e propria disinformazione”. Lo afferma il presidente dell’Inps, Tito Boeri, snobbando praticamente l’attenti arrivato dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che a margine dell’assemblea dell’Ania, si è così espresso:

“Il presidente dell’Inps dovrebbe rendere efficiente il lavoro della sua azienda, che non sempre risponde bene e velocemente ai cittadini italiani. Non dovrebbe far politica.

Cambiare la legge Fornero c’è nel programma con cui abbiamo vinto le elezioni”.

Secondo Salvini, “che siano gli immigrati a pagare le pensioni degli italiani e a tenere in piedi questo Paese è abbastanza curiosa come ipotesi. Gli immigrati regolari per bene che lavorano sono parte integrante di questo Paese. Però penso che il diritto alla pensione venga prima dei diritti di esternazione del presidente Boeri, che si dovrebbe preoccupare di rendere efficiente il lavoro dell’Inps”.

Boeri ha rimarcato sul tema immigrazione che invece “la deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata da noi che altrove. Non solo pregiudizi. Si tratta di vera e propria disinformazione”.

Dalla relazione annuale dell’Inps emerge che gli immigrati che lavorano restano cruciali per la sostenibilità del sistema pensionistico.

“Per mantenere il rapporto tra chi percepisce una pensione e chi lavora su livelli sostenibili è cruciale il numero di immigrati che lavoreranno nel nostro Paese”, si legge nel rapporto.