Impatto coronavirus, Giappone: indice PMI sotto 50 punti, ottimismo aziende a minimo in quattro anni
Nel mese di febbraio l’indice PMI servizi stilato da Jibun Bank/Markit del Giappone si è attestato a 46,8 punti, rispetto ai precedenti 51 punti.
Il dato è scivolato così in fase di contrazione, in quanto inferiore alla soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra) dell’economia.
In contrazione anche l’indice PMI Composite, sceso a febbraio a 47 punti, rispetto ai 50,1 punti precedenti. Rispetto agli indici Pmi di Cina e Hong Kong, praticamente dimezzati a causa del coronavirus, l’attività del Giappone ha in qualche modo tenuto.
Ma dai dati è emersa la crisi del turismo e un’attività delle aziende che è scivolata al tasso più forte dall’aprile del 2014. L’ottimismo delle aziende, inoltre, è crollato al minimo in quasi quattro anni.