IA: mercato in crescita del 92% in tre anni in Italia
Il mercato italiano dell’IA vale 500 milioni di euro, in crescita del 92% rispetto ai 260 milioni del 2019, ed è destinato ad espandersi ulteriormente a 700 milioni entro il 2025.
È quanto emerge dall’ultima ricerca della Rome Business School “Digitalizzazione, Big Data e AI in Italia. Etica digitale e uso dei dati”, che analizza la crescita del mercato dell’IA in Italia, riconoscendo il ruolo fondamentale delle PMI in questo processo, ma sottolinea che è una tecnologia ancora sconosciuta per tante persone.
Gli autori confrontano inoltre la trasformazione digitale in Italia con quella dell’Europa, evidenziando l’emergere della data economy, l’adozione di ChatGPT da parte degli italiani, e le sfide per proteggere la privacy delle persone.
Il 60% delle PMI italiane ha un livello base di intensità digitale, un dato superiore alla media UE, che è pari al 55%: le regioni con maggior innovazione IA sono Lombardia e Lazio, seguite da Campania ed Emilia-Romagna.
Secondo il sondaggio svolto da Rome Business School, il 68% degli intervistati ritiene che ChatGPT avrà un impatto positivo sul mondo del lavoro, ma solo il 42% pensa che lo userà nel lavoro entro il 2025.
Un altro tema chiave è la necessità di investire in formazione: con la scomparsa di oltre 300 milioni di posti di lavoro entro il 2030 a causa dell’incorporazione dell’IA, è necessario acquisire competenze chiave per ruoli come il prompt engineer.