News Notizie Notizie Italia Hedge fund Caius mette in dubbio capitale UniCredit. La banca di Mustier replica

Hedge fund Caius mette in dubbio capitale UniCredit. La banca di Mustier replica

8 Maggio 2018 12:13

UniCredit osservata speciale a Piazza Affari, in una sessione in cui a essere penalizzate sono tutte le banche, che scontano la situazione di stallo politico e lo spettro delle elezioni anticipate oltre al conseguente balzo dello spread BTP-Bund.

Oggi il Financial Times ha riportato la notizia della decisione dell’hedge fund Caius Capital di contattare l’autorità bancaria europea (Eba) e la stessa banca, mettendo in dubbio la solidità del suo capitale, in particolare il CET1.

Caius Capital ha scritto all’Eba che UniCredit ha classificato in modo errato parte del CET1, in quanto non linea con quanto stabilito dalla normativa europea.

Per ovviare all’errore, ha sottolineato il fondo, UniCredit

convertire quasi 3 miliardi di strumenti finanziari complessi emessi nel 2008 (i cosiddetti cashes) in titoli ordinari.

Una conversione che, se accolta dalle autorità di regolamentazione, potrebbe tradursi in forti perdite per alcuni investitori che hanno puntato su tali strumenti, per un valore superiore a 2 miliardi. Oltre, secondo caius, a ridurre il CET1 ratio di UniCredit a una percentuale inferiore al 5%, ben al di sotto dell’8,78% richiesto dalle autorità europee.

Immediata la reazione dell’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier, che ha risposto così all’articolo:

L’istituto ha ricordato che “il trattamento regolatorio dei titoli cashes è stato pienamente illustrato al mercato e confermato e rivisto dalle autorità regolatorie competenti”, sottolineando anche che “l’attuale contributo dei cashes sulla posizione patrimoniale complessiva della banca non ha impatti significativi sui ratio regolatori del gruppo”.

Complessivamente,”come annunciato a fine 2017, Unicredit ha una solida posizione di capitale con un CET1 ratio al 13,6%”.

UniCredit ha precisato che “sono presenti clausole contrattuali che, in caso di sviluppi regolamentari, consentono di preservare la posizione di capitale di Unicredit anche tramite la conversione automatica degli strumenti sottostanti i cashes in azioni ordinarie”.