Giappone: ecco la previsione di crescita del Pil che emerge dal Pmi Composite
Nel mese di aprile l’indice Pmi dei servizi del Giappone si è attestato a 51,8 punti, in lieve ribasso rispetto ai 52 precedenti, mentre il Pmi Composite è salito a 50,8 dai precedenti 50,4 punti.
La società che ha stilato il dato – ovvero Markit, insieme al Nikkei – ha rilevato che, “così come è emerso dall’inizio dell’anno, il settore dei servizi in Giappone ha continuato ad andare avanti a un passo moderato. La domanda interna tiene, sostenendo al momento l’attività (economica) e facendo rimanere così l’outlook sull’anno a venire ben ancorato. Tuttavia, le preoccupazioni sul settore manifatturiero permangono, motivo per cui il Pmi Composite è rimasto debole, indicando una crescita trimestrale del Pil del Giappone attorno a +0,2%”.
“Considerati i commenti che arrivano dal settore manifatturiero, si evince che la debolezza colpisce i comparti dell’auto e dei semiconduttori, entrambi fattori chiave per il commercio estero del Giappone. Di conseguenza, la domanda interna dovrà continuare a fornire un ulteriore aiuto all’economia giapponese”, visti gli ostacoli che incombono sulle esportazioni.