Gedi strappa a +13%, mossa De Benedetti accende speculazione
Balzo del 13,83% a 0,288 euro per il titolo Gedi, tra i migliori di Piazza Affari dopo che Carlo De Benedetti ha acceso la partita sul futuro del Gruppo Editoriale che edita, tra gli altri, La Repubblica e La Stampa.
L’offerta di 0,25 euro per azione lanciata a sorpresa da Carlo De Benedetti è stata subito bollata come ‘irricevibile’ e ‘inadeguata’ da CIR, holding controllata al 46% dalla COFIDE della famiglia De Benedetti e che vede Rodolfo De Benedetti, figlio di Carlo, nel ruolo di amministratore delegato.
“Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità”, ha scritto De Benedetti nella lettera che accompagna l’offerta di acquisto. Secondo il Sole 24 Ore, l’offerta potrebbe essere stata presentata viste le voci di una imminente operazione sul capitale di Gedi che porti alla cessione della società entro fine anno. I
“Il titolo ha perso il 30% circa da inizio anno – sottolineano oggi gli analisti di Equita confermando un rating hold – e tratta con un EV/EBITDA di circa 4x, allineato a quelli di Cairo, che però offre un rendimento del 6,8%. Nel Nav (Net Asset Value) di Cir ai prezzi attuali di mercato Gedi pesa solo il 7%”.