Ftse Mib fallisce ancora ritorno a 22mila, male le big Unicredit e Intesa
Stesso copione della vigilia per Piazza Affari. Dopo una partenza promettente, il listino milanese ha fatto positivo alle vendite andando a chiudere in rosso. L’indice Ftse Mib fallisce nuovamente l’attacco a quota 22 mila punti chiudendo in flessione dello 0,40% a 21.885 punti.
A cedere il passo è stato soprattutto il settore bancario con Unicredit (-1,59%) e Intesa Sanpaolo (-1,62%) a guidare i ribassi. Giù anche Banco Bpm (-1,41%) che ieri ha collocato un covered bond da 500 milioni di euro con scadenza di 5 anni e 2 mesi.
Ben comprata Fca salita dell’1,35% a quota 16,80 euro in scia alle indiscrezioni odierne che vedono il gruppo aver avviato nelle scorse settimane i primi passi per lo scorporo e l’Ipo Magneti Marelli.
Timido tentativo di rimbalzo per Telecom Italia (+0,16%) che in avvio era arrivata a cedere oltre l’1% aggiornando i minimi dal 2013 a quota 0,595 euro. Il nuovo operatore Iliad in 50 giorni ha già raggiunto il traguardo di 1 milione di utenze attive. Il rischio di una guerra dei prezzi in Italia era in agguato già da tempo e i prossimi trimestri potrebbero vedere materializzarsi per Tim un’erosione della quota di mercato e soprattutto minori ricavi per cliente.