Ftse Mib chiude in spolvero, Moncler affonda a -7%
Piazza Affari positiva al giro di boa settimane. L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,67% a 21.947 punti. Fed al centro dei riflettori con la decisione sui tassi in arrivo stasera. Le attese sono per un taglio dei tassi di 25 punti base dall’attuale range 2-2,25%, dopo l’ultima sforbiciata avvenuta a luglio. “Powell non è in una situazione facilissima – sottolinea Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr – con il mercato che sconta con certezza un taglio e una probabilità modesta ma non marginale (14%) che sia di 50 bps. Inoltre, abbiamo almeno un altro taglio prezzato entro fine anno e altri 2 nei 18 mesi successivi. Sulla carta, gli ultimi dati usciti non giustificano stance particolarmente accomodanti. Ciò detto, per evitare di deludere troppo il mercato, Powell si può aggrappare alla debolezza del manifatturiero, e agli indubbi rischi per il ciclo imposti dall’escalation sul trade”.
Sul parterre di Piazza Affari si sono mosse bene Generali (+1%) e Mediobanca (+0,71%) dopo la notizia che Leonardo Del Vecchio è entrato nel capitale della merchant bank di piazzetta Cuccia con una quota del 6,94%.
Tra le big, spicca l’oltre +2% di Enel. Il gruppo energetico guidato da Francesco Starace si è impegnata a ridurre del 70% le proprie emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, rispetto ai valori del 2017, come certificato dall’SBTi.
Tonfo invece per Moncler, con il titolo che ha chiuso a 31,74 euro (-7%) e si posiziona sui minimi da gennaio. A far scattare le vendite le dichiarazioni dell’amministratore delegato Remo Ruffini in merito alle possibili ripercussioni delle proteste ad Hong Kong da oltre tre mesi sullo scenario di crescita del gruppo nel 2019.