Francia: inflazione scende sotto il 2% per la prima volta in tre anni
L’inflazione in Francia, la seconda economia più grande dell’area euro, ha registrato una crescita del 1,5% rispetto all’anno precedente nel mese di settembre, rallentando dal 2,2% di agosto principalmente a causa della diminuzione dei prezzi dell’energia, secondo quanto dichiarato dall’agenzia di statistica francese Insee. Questo dato è ben al di sotto della stima mediana del 1,9% in un sondaggio di Bloomberg tra gli analisti.
Il rallentamento dell’inflazione nell’intero blocco dei 20 paesi ha permesso alla BCE di abbassare il suo tasso di deposito due volte quest’anno, con la maggior parte dei responsabili politici concordi sull’avvio di un percorso graduale di riduzione. Tuttavia, una contrazione a sorpresa degli indici Pmi ha alimentato le scommesse sul fatto che l’allentamento monetario verrà presto accelerato.
Attualmente, i mercati prevedono circa il 60% di possibilità di un altro taglio di un quarto di punto il 17 ottobre.
La BCE ha però avvertito che probabilmente i prezzi torneranno ad accelerare quest’anno e il ritorno al target del 2% difficilmente sarà completamente completato fino alla fine del 2025.
I funzionari otterranno un quadro più chiaro della situazione nei prossimi giorni. La Spagna è pronta a pubblicare i dati oggi stesso, seguita da Italia e Germania lunedì, e dall’area euro martedì.
Per la BCE, tuttavia, i numeri dell’inflazione principale sono passati in secondo piano rispetto alle letture relative alle pressioni sui prezzi nel settore dei servizi, che ad agosto hanno superato il 4% e sono frequentemente citate dai falchi come motivo di prudenza nel tagliare i tassi.