Forti vendite a Piazza Affari (-2,5%), in controtendenza Fineco (+6%)
Chiusura in forte ribasso per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano in calo del 2,5% a 27.506 punti. Tra le big di Piazza Affari arretrano soprattutto Amplifon (-5,6%), Stm (-5,2%), Prysmian (-3,7%) e Recordati (-3,4%). In controtendenza Finecobank (+6%) dopo i dati sulla raccolta di giugno, resiste Saipem (+0,2%).
A Wall Street perdono terreno Nasdaq (-1,3%) e S&P 500 (-1,2%), dopo i dati forti sull’occupazione nel settore privato. Il report ADP ha evidenziato la creazione di 497 mila impieghi a giugno, valore massimo da febbraio 2022 e nettamente superiore sia alle attese degli analisti (225 mila) sia alla rilevazione di maggio (267 mila).
Le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate a 248 migliaia dalle 236 mila della settimana precedente, mentre l’indice ISM servizi è rimbalzato a 53,9 punti a giugno, con l’indicatore dei prezzi pagati ai minimi dal marzo 2020, un segnale positivo in chiave inflazionistica. Infine, a maggio, il numero di offerte di lavoro (secondo il report JOLTS) è diminuito di quasi 500 mila unità a 9,824 milioni, dai 10,32 milioni di aprile.
Ora il focus si sposta sul job report di domani, per una valutazione completa dello stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce. Un rapporto particolarmente solido potrebbe rafforzare la prospettiva di altri due rialzi dei tassi da parte della Fed per contrastare l’inflazione.
Il tutto, all’indomani della pubblicazione delle minute della banca centrale, che hanno mostrato una divergenza di opinioni tra i responsabili di politica monetaria, alcuni dei quali erano favorevoli ad aumentare il costo del denaro anche a giugno.
Focus anche sul viaggio di Janet Yellen, Segretario al Tesoro statunitense, a Pechino per tentare di conciliare i rapporti fra le due maggiori economie mondiali, inaspriti negli ultimi giorni da nuove sanzioni nell’industria dei chip.
In Europa sono stati diffusi gli ordini di fabbrica tedeschi di maggio, sopra le stime (+6,4% mensile e -4,3% annuo), e le vendite al dettaglio della zona euro, stagnanti a maggio.
Rendimenti in forte aumento sull’obbligazionario Usa dopo i dati macro, con il Treasury biennale al 5,05% e il decennale al 4,07%. In Europa, lo spread Btp-Bund si amplia a 175 punti base, con il decennale italiano in ascesa al 4,38%.
Sul Forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,087 e il dollaro/yen scende sotto quota 144,2, con la moneta giapponese tendenzialmente favorita nelle fasi di avversione al rischio. Tra le materie prime il petrolio (Brent) perde quota a 75,6 dollari al barile.