Forex: yen sempre più da sell, a minimo da 1998 sul dollaro dopo minute Bank of Japan
Sul mercato del forex, lo yen è affondato all’inizio delle contrattazioni delle borse asiatiche fino a 136,71 nei confronti del dollaro Usa, al minimo dall’ottobre del 1998, dopo la diffusione delle minute della Bank of Japan, che hanno confermato l’impostazione ultra dovish della banca centrale del Giappone.
Gli analisti non intravedono alcuna rimonta per la moneta, almeno nell’immediato, dopo il tonfo del 18% dai 115,08 circa della fine del 2021.
Lo yen è sotto pressione anche sull’euro, attorno a quota JPY 143,6, dopo aver testato il valore più basso in sette anni, nei confronti della moneta unica, a JPY 144,25 all’inizio di questo mese.
Nelle minute, relative alla riunione del mese di aprile, si legge che gli esponenti della banca centrale del Giappone concordano sulla necessità di impegnarsi ad adottare anche ulteriori manovre di politica monetaria espansiva, nel caso in cui ciò fosse necessario, “senza alcuna esitazione”.
Dai verbali è emesso anche che la Bank of Japan non deve guardare al trend delle commodities o del forex, ma all’impatto che questi asset hanno sull’economia e sui prezzi.
E chi pensa che magari Kuroda & Co abbiano potuto cambiare idea nei mesi successivi ad aprile – a cui i verbali per l’appunto si riferiscono – si sbaglia.
Nell’ultima riunione di giugno, la Bank of Japan ha reiterato “l’impegno a mantenere i tassi ai livelli attuali o anche più bassi”.