News Notizie Valute e materie prime Forex: euro scatta in avanti in attesa riunione di emergenza Bce. Nel Fed Day Dollar Index vicino a record da 2022

Forex: euro scatta in avanti in attesa riunione di emergenza Bce. Nel Fed Day Dollar Index vicino a record da 2022

15 Giugno 2022 08:14

Euro in solido rialzo dopo la notizia della riunione di emergenza che la Bce di Christine Lagarde ha deciso di indire per la giornata di oggi.

Un portavoce della banca centrale europea ha precisato che “il Consiglio direttivo ha indetto un meeting ad hoc, per la giornata di mercoledì, per discutere le attuali condizioni di mercato”, dopo il forte sell off che ha colpito i debiti sovrani dell’area euro, sulla scia del mancato lancio di un bazooka anti-spread da parte della banca centrale europea, lo scorso giovedì, nel Bce-Day.

Sul mercato del forex, l’euro avanza nei confronti del dollaro dello 0,50% circa, a $1,0465.

Il dollaro al momento cede mezzo punto percentuale circa, -0,46%, nei confronti dello yen, a JPY 134,85, nel giorno in cui la Fed di Jerome Powell potrebbe annunciare una stretta monetaria di 75 punti base, al fine di contrastare l’inflazione Usa.

La sterlina sale sul biglietto verde dello 0,18% a $1,2012; l’euro è in lieve rialzo sullo yen (+0,08% a JPY 141,22) e sale dello 0,35% sul franco svizzero a CHF 1,0471. Il rapporto EUR-GBP cresce dello 0,39% a 0,8716.

Il trend di queste ore del dollaro, che ritraccia rispetto alle principali valute, non deve trarre in inganno.

Il Dollar Index rimane solido a 105,3, dopo aver testato alla vigilia quota 105,65, salendo al record dal dicembre del 2002, dunque in 20 anni, sorretto dalle speculazioni di una Fed sempre più hawkish nel suo processo di strette monetarie anti-inflazione.

Dopo una riunione di due giorni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, la banca centrale Usa annuncerà la propria decisione sui tassi alle 20 ora italiana.

Tornando alla Bce, la riunione di emergenza è tesa a esaminare per l’appunto le condizioni di mercato successive al Bce-Day di giovedì scorso quando, pur impegnandosi a contrastare un eventuale rischio di frammentazione dell’area euro, la presidente Christine Lagarde non ha sfornato alcuna nuova misura concreta per blindare i titoli di stato dell’Eurozona.

Forte l’impennata dei tassi sui Btp decennali, che hanno superato anche la soglia del 4%, volando al record dal 2013, a fronte di uno spread BTP-Bund salito fino a quota 250.

La Bce ha annunciato contestualmente un rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio per contrastare l’inflazione, un successivo rialzo a settembre che potrebbe essere di entità superiore, e ulteriori strette monetarie oltre il mese di settembre.