Forex: ancora sell sull’euro dopo crollo a minimo in 20 anni su dollaro. Parità a un soffio
Euro ancora sotto pressione nei confronti delle principali valute, dopo essere precipitato alla vigilia al valore più basso in 20 anni, sulla scia dei timori di una recessione in Eurozona, e dunque delle scommesse su una Bce meno aggressiva nell’alzare i tassi. La moneta unica, che ieri è arrivata a cedere nei confronti del dollaro fino a -1,5% circa, arretra verso il biglietto verde dello 0,16%, a $1,0250. Negativo il trend dell’euro anche verso la sterlina EUR-USD -0,11% a 0,8584, e verso il franco svizzero, con il rapporto EUR-CHF in flessione dello 0,17% a CHF 0,9928. L’euro capitola poi nei confronti dello yen, cedendo mezzo punto percentuale circa, a JPY 138,80. Anche il dollaro è sotto pressione nei confronti della valuta giapponese, scendendo dello 0,29% a JPY 135,45. La sterlina è piatta sul dollaro, attorno a $1,1942.
In particolare nella giornata di ieri, l’euro ha scontato l’alert recessione, rinfocolato dal boom dei prezzi del gas naturale ad Amsterdam, dalla pubblicazione di alcuni dati negativi che riguardano il blocco dell’Eurozona, dal dato di fatto che vede l’Europa intera vittima della guerra tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Zelensky. I mercati iniziano a scontare inoltre la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse, da parte della Bce di Christine Lagarde, destinato ad avere vita breve, proprio a causa della minaccia della recessione.