Fmi e report sull’Australia: stime su Pil, disoccupazione, inflazione. Rischio vulnerabilità finanziarie
Il Fondo Monetario Internazionale ritiene che i rischi di breve termine dell’economia australiana siano più bilanciati, e stima una crescita del Pil del 2,9% nel 2018 e del 3,1% nel 2019.
Il tasso di disoccupazione dell’Australia è atteso al 5,3% quest’anno, al 5,2% nel 2019 e al 5% nel 2020.
Sul fronte dell’inflazione, le attese sono di un indice dei prezzi al consumo in aumento del 2,1% e del 2,2% nel 2018 e nel 2019, e di una inflazione core rispettivamente all’1,8% e al 2,1%.
Nel report, il Fondo Monetario Internazionale parla di vulnerabilità finanziarie interne, e suggerisce di continuare a far fronte a tale debolezza, e di aumentare anche la produttività di lungo termine.
Fattori positivi sono rappresentati da una crescita globale più solida, dal miglioramento dell’occupazione e dalla convinzione che gli investimenti in infrastrutture accelereranno l’espansione economica del paese.
L’Fmi rileva che un maggiore sostegno all’economia australiana arriva dalla politica monetaria, che definisce accomodante.