Fmi boccia misure governo: quota 100 graverà sui giovani. Reddito di cittadinanza penalizza famiglie numerose
Il Fondo monetario internazionale boccia quota 100 e il reddito di cittadinanza. “La spesa pensionistica in Italia, la seconda più alta nella zona euro, ha tolto risorse per gli investimenti pubblici e per una moderna rete di sicurezza per la fascia più povera della popolazione”. Così scrive nero su bianco l’istituto guidato da Christine Lagarde nel suo rapporto Articolo 4 sull’Italia. Il governo scrive il Fondo “sta prendendo in considerazione delle modifiche che ribalterebbero alcune riforme e ridurrebbe l’età effettiva di pensionamento, cambiamenti che aumenterebbero ulteriormente la spesa pensionistica, gravando ancora di più sulle nuove generazioni e lasciando meno spazio per le politiche pro-crescita”. Secondo l’FMI è “improbabile, che l’ondata prevista di pensionamenti creeranno altrettanti posti di lavoro per i giovani”.
Pollice giù anche nei confronti del reddito di cittadinanza che, scrive l’Fmi, è un “’incentivo molto alto, fissato al 100% della linea di povertà relativa in confronto al 40-70% indicato nelle buone pratiche internazionali”. La misura bandiera dei Cinque stelle, finisce per penalizzare le famiglie numerose. “Soprattutto, sebbene i benefici siano finalizzati ai poveri, quelli aggiunti si riducono troppo rapidamente al crescere dei componenti del nucleo familiare, penalizzando le famiglie più numerose mentre i pensionati sono trattati in modo preferenziale”. Il Fondo quindi auspica a che vengano fatti “controlli adeguati”, “essenziali per un efficace controllo dei destinatari del reddito”.