Flop Bank of Japan, reazione fredda ad operazione repo. Banca centrale australiana taglia tassi a minimo record
Gli investitori giapponesi non si sono lasciati impressionare più di tanto dall’ennesima mossa della Bank of Japan che, dopo aver rassicurato i mercati alla vigilia, promettendo di fare quanto necessario per sostenere l’economia, ha condotto oggi un’altra operazione di repo al fine di iniettare ulteriore liquidità nel sistema finanziario del Giappone.
L’intervento non ha avuto un esito positivo, visto che la banca centrale guidata da Haruhiko Kuroda ha offerto di acquistare titoli governativi giapponesi per un valore di 500 miliardi di yen attraverso operazioni repo, ottenendo però bond per soli 150 miliardi di yen.
Un’altra banca centrale è intanto intervenuta per contrastare gli effetti negativi della diffusione del coronavirus e della relativa malattia COVID19 sull’economia: è la Reserve Bank of Australia, ovvero la banca centrale australiana, che ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base, dallo 0,75% allo 0,50%, al minimo record. La RBA si è detta disposta a intervenire anche con ulteriori allentamenti monetari, nel caso in cui fosse necessario. I mercati scommettono sempre di più su un intervento coordinato dalle banche centrali globali.