Fine mandato alla Bce: Mattarella ringrazia Draghi
“Mario Draghi, in questi otto anni, è stato autorevolmente al servizio di un’Europa più solida e inclusiva, interpretando la difesa della moneta unica come una battaglia da condurre con determinazione contro le forze che ne volevano la dissoluzione”. Questo uno dei passaggi del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è intervenuto alla cerimonia di commiato del presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, in corso a Francoforte.
Mattarella ha ringraziato Draghi ricordando che “nel 2011 l’impatto della crisi finanziaria imponeva all’Unione, e alla Banca in primo luogo, un cambio di passo. La sfida, infatti, era presto divenuta esistenziale: sconfiggere la percezione della possibilità, se non del rischio, di dissoluzione dello stesso Eurosistema. Una possibilità e un rischio che oggi possiamo considerare sconfitti”.
“Alla crisi dei debiti sovrani, con i suoi effetti su banche e imprese – e, più di recente, al livello eccessivamente basso dell’inflazione – la Banca ha, infatti, saputo rispondere con strumenti talvolta innovativi; che sono stati più volte ampiamente dibattuti”, ha aggiunto il numero uno del Quirinale sottolineando che “la quantità e la qualità dei passaggi e degli interventi necessari per far fronte alla nuova condizione internazionale ha bisogno di un ulteriore e responsabile cambio di passo, al quale non può essere estraneo il Parlamento Europeo, espressione dei popoli europei. Dobbiamo, tutti, avere coraggio”.
“Non credo sia stato facile per il Presidente Draghi, nel pieno della crisi, affermare: whatever it takes. È quel che dobbiamo tutti assolutamente fare. Professor Draghi, caro Mario, come cittadino europeo desidero dirle grazie. Tutto ciò che è necessario, finché è necessario, per il bene dell’Europa e delle generazioni future”, ha concluso Mattarella.