Finale poco mosso a Piazza Affari, precipita Interpump

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Seduta incolore per le borse europee, mentre Wall Street prosegue incerta. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina poco mosso (+0,18%) a 37.977,59 punti, con Leonardo (+3,6%), Iveco (+2,8%) e Buzzi (+2,6%) tra le migliori, mentre crolla Interpump (-16,3%) a causa dell’outlook debole, nonostante i risultati in linea con le stime.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, in calo oltre le attese (-0,9%) in un mese di gennaio caratterizzato da un inverno rigido e da incendi mortali. I dati suggeriscono un rallentamento della spesa dei consumatori, alimentando le possibilità di tagli dei tassi da parte della Fed. Nel Vecchio Continente, Eurostat ha rivisto al rialzo il Pil dell’area euro allo 0,1% nel quarto trimestre 2024.
Sul fronte commerciale, la notizia che i dazi reciproci di Trump entreranno in vigore non prima di aprile ha dato parziale respiro ai mercati, anche se persistono le preoccupazioni per la guerra commerciale. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy si è detto disposto a impegnarsi nell’iniziativa di pace promossa dagli Usa, segnalando la volontà di tenere colloqui diretti con la Russia.
La prossima settimana vedrà Wall Street rimanere chiusa lunedì per festività. Focus sugli indici Pmi di venerdì e i verbali dell’ultima riunione Fed mercoledì, oltre all’inflazione del Regno Unito (mercoledì) e del Giappone (venerdì).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 109 punti base con il decennale italiano al 3,51% e il benchmark tedesco al 2,42%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent scende a 74,7 dollari al barile, mentre l’oro oscilla intorno ai 2.900 dollari l’oncia. Sul forex, l’euro/dollaro supera quota 1,05 e il dollaro/yen scende a 152,1. Fra le criptovalute, Bitcoin a quota 96.700 dollari.