Finale Piazza Affari a -0,15%, giù Leonardo
Seduta povera di spunti per le borse europee, orfane di Wall Street per la festività del Labor Day. Il Ftse Mib di Piazza Affari chiude in flessione dello 0,15% a 34.320 punti, frenato dal tracollo di Leonardo (-7,2%) in scia ai timori di ridimensionamento della spesa militare dopo l’esito delle elezioni regionali in Germania. In calo anche Diasorin (-2,9%), mentre Tenaris (+1,4%) beneficia della richiesta di alcuni senatori americani di ridurre l’import di tubi dalla Corea del Sud.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sugli indici Pmi manifatturieri dell’eurozona e dell’Italia. Il primo è rimasto invariato a 45,8 punti, trascinato giù da Germania e Francia, mentre il secondo è risalito a 49,4 punti, evidenziando una contrazione meno marcata del settore.
L’attenzione è rivolta soprattutto ai dati di venerdì sul mercato del lavoro. Il mese scorso, i nonfarm payrolls hanno scatenato una serie di preoccupazioni per una recessione negli Stati Uniti, aumentando le richieste di un taglio dei tassi da parte della Fed. Un altro rapporto debole potrebbe nuovamente alimentare l’avversione al rischio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 143 punti base, con il decennale italiano al 3,77% e il benchmark tedesco al 2,33%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si riporta a 77 dollari al barile, mentre gli operatori valutano i piani dell’Opec+ per ripristinare parte della produzione nel quarto trimestre. L’oro oscilla intorno ai 2.500 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si stabilizza a 1,1065 mentre il dollaro/yen risale a 147 in attesa delle aste di titoli giapponesi a 10 e 30 anni di questa settimana.