Fedrigoni compra Ritrama: si rafforza nel settore delle etichette autoadesive
Fedrigoni, gruppo leader in Italia e in Europa nella produzione di carte speciali, acquisisce il gruppo Ritrama, multinazionale italiana di prodotti autoadesivi con siti produttivi in Italia, Spagna, Regno Unito, Cile e Cina. La famiglia Rink, fondatrice del gruppo, manterrà la proprietà e la gestione del business di Ritrama in Nord America, continuando la collaborazione commerciale con il resto del Gruppo.
Con questa acquisizione, la seconda dall’ingresso di Bain Capital nel capitale del Gruppo, Fedrigoni rafforza la sua posizione di top player in Europa nel settore Pressure Sensitive Labels (dove opera attraverso i brand Arconvert e Manter).
“Questa operazione rappresenta un ulteriore importante passo per Fedrigoni – commenta Ivano Sessa, Managing Director di Bain Capital e Chairman di Fedrigoni Holding – in linea con il nostro obiettivo di consolidare la presenza del gruppo nei settori strategici specialty paper e pressure sensitive labels, sia organicamente che attraverso l’acquisizione di realtà internazionali di rilievo come il gruppo Ritrama”.
Ritrama ha registrato ricavi di circa 400 milioni di euro al 31 Dicembre 2018 che si aggiungeranno ai circa 1,2 miliardi di euro di ricavi del Gruppo Fedrigoni nello stesso periodo; a seguito dell’operazione, il fatturato del Gruppo Fedrigoni raggiungerà circa 1,6 miliardi di euro, posizionandolo tra i big mondiali del settore carte speciali per packaging e Pressure Sensitive Labels. Il closing della transazione è previsto per il primo trimestre 2020 ed è soggetto al perfezionamento di determinate condizioni sospensive.
Nell’operazione Ritrama si è avvalsa del supporto di Tamburi Investment Partners quale advisor finanziario, Martinez & Novebaci quale advisor legale e LED Taxand per gli aspetti fiscali. Il Gruppo Fedrigoni si è avvalso del supporto di Rothschild & Co in qualità di advisor finanziario, Latham & Watkins quale advisor legale M&A, Pirola Pennuto Zei e PwC per gli aspetti fiscali e finanziari, BCG per quelli di strategia commerciale, Kirkland & Ellis International LLP per quanto riguarda il finanziamento dell’operazione e Golder per health, safety and environment.