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Fed, tassi Treasuries, curva rendimenti Usa: outlook per il 2023

28 Dicembre 2022 13:58

“La salita dei rendimenti governativi USA potrebbe essere nella sua fase finale considerato che il deciso rallentamento dell’inflazione USA dovrebbe portare la Fed a interrompere il ciclo di rialzi entro marzo 2023″. E’ quanto si legge in una sezione dell”Outlook 2023: dall’inflazione alla recessione, la reazione delle Banche centrali’stilato dagli analisti di Mps Capital Services.

“Storicamente, è proprio in prossimità dell’ultimo rialzo dei tassi che i rendimenti, sia sul 2 che sul 10 anni hanno fatto registrare il picco. Pertanto, sebbene nel primo trimestre potremmo ancora assistere ad un’ultima gamba rialzista dei rendimenti verso i massimi visti nel corso di quest’anno, a partire dalla primavera in avanti, ovvero quando sarà più

evidente il rallentamento della componente affitti (che oggi frena una discesa più decisa dell’inflazione core), dovremmo assistere ad un inversione del trend”.

Mps Capital Services continua, facendo riferimento ancora ai tassi dei Treasuries Usa, in particolare all’inversione della curva dei rendimenti nel tratto tra 2 e 10 anni:

“La curva 2-10 dovrebbe tuttavia mantenersi in territorio negativo per gran parte dell’anno, considerato l’atteso stand-by della Fed – prosegue la nota – Solo nella parte

finale dell’anno, il movimento di bull steepening (curva in irripidimento con tassi di rendimento in calo) potrebbe prevalere, ovvero quando il rallentamento dell’inflazione sarà più evidente così come il deterioramento della crescita e del mercato del lavoro. In quel contesto il rendimento

decennale treasury è atteso tornare verso il 3% o anche sotto. Indicazioni in tal senso ci giungono già dallo spread di curva 10-30, che storicamente anticipa di circa 8 mesi l’evoluzione del 2-10″.

“Ricordiamo, inoltre – concludono da Mps Capital Services – che il Tesoro americano quest’anno non beneficerà dei

trasferimenti da parte della Fed degli utili ottenuti dal proprio portafoglio titoli, che risulta in perdita per effetto del rialzo dei rendimenti. Tale somma ammontava a 107,4 Mld$ lo scorso anno”.