Fed, Powell su indipendenza banche centrali: target inflazione stabile può richiedere misure impopolari
Il presidente della Fed Jerome Powell ha preso la parola oggi, con un discorso sull’indipendenza della banca centrale americana, proferito a Stoccolma, Svezia, in occasione del Symposium on Central Bank Independence.
Powell ha rimarcato che un’inflazione stabile è il fondamento di una economia in buone condizioni di salute. Il perseguimento di questo obiettivo, ha aggiunto il banchiere centrale, può richiedere alle istituzioni di adottare misure (come il rialzo dei tassi) che sono necessarie, ma non popolari.
Le frasi di Powell sono particolarmente attuali, in un contesto in cui, soprattutto nell’area euro, e in particolare in Italia, i politici esprimono i loro timori sul rischio che i tassi possano essere alzati troppo, fino a provocare una recessione.
Nel caso dell’Italia, il riferimento è alle strette monetarie lanciate dalla Bce di Christine Lagarde.
Il presidente della Federal Reserve ha ricordato che “l’indipendenza della politica monetaria risiede nei vantaggi che derivano dall’isolare le decisioni di politica monetaria dalle considerazioni di politica di breve periodo”.
Ancora Jerome Powell sulla stabilità dei prezzi, dunque dell’inflazione:
“La stabilità dei prezzi è la base di un’economia sana, e garantisce ai cittadini benefici incommensurabili nel corso del tempo. Ma ripristare la stabilità dei prezzi quando l’inflazione è elevata può richiedere misure che non sono popolari nel breve termine, visto che ci troviamo ad alzare i tassi di interesse per rallentare l’economia”.
I commenti di Powell seguono la carrellata di rialzi dei tassi sui fed funds che, nel 2022, sono stati alzati di un ammontare totale di 4,25 punti percentuali, in quella che è stata la stretta monetaria complessiva record dagli anni ’80.
Lo scorso 14 dicembre la Fed di Jerome Powell ha annunciato una stretta di 50 punti base, al nuovo range tra il 4,25% e il 4,5%, record degli ultimi 15 anni.