Fed, Powell: ‘molti esponenti Fomc intravedono maggiori motivi per politica più accomodante’
“Molti esponenti del Fomc intravedono ora maggiori presupposti per una politica monetaria più accomodante, ma allo stesso tempo non vogliono reagire in modo eccessivo a variazioni di singoli dati macro o ad oscillazioni del sentiment di breve termine”. Così Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, ha detto parlando al Council of Foreign Relations.
“I fondamentali solidi stanno sostenendo la crescita continua, e la forte creazione di posti di lavoro – ha continuato Powell – il tasso di disoccupazione è basso, l’economia cresce e l’inflazione è vicina all’obiettivo della Federal Reserve”. Certo, rimane ancora “in qualche modo inferiore al target (pari al 2%), ma “ci aspettiamo che risalga”.
“L’outlook della Fed rimane positivo, nonostante le maggiori incertezze”. Detto questo, c’è l’intenzione di “monitorare attentamente le informazioni e agire di conseguenza in modo appropriato, visto che le cose sono cambiate “in modo significativo” dallo scorso 1° maggio (riferimento all’escalation delle tensioni commerciali tra Usa e Cina). La domanda che ci dobbiamo porre è, dunque, la seguente: “Queste incertezze continueranno a pesare (sulla crescita)?”.
Powell si è detto pronto a intervenire, ma ha anche illustrato nel suo discorso i punti di forza dell’economia Usa, come le spese per consumi, che “continuano a confermarsi molto solide”. Allo stesso tempo, “abbiamo rilevato una debolezza nel settore manifatturiero di tutto il mondo”.
Il numero uno della Fed ha precisato infine di tenere “in seria considerazione le basse aspettative sull’inflazione”, fattore che lo porta a pensare che ci siano “le basi per un contesto di tassi più bassi”.