Fed più hawkish ma a Wall Street il trauma rientra: indici Usa limitano i danni. Futures deboli
Wall Street ha limitato nel finale le forti perdite sofferte subito dopo l’annuncio della Fed sui tassi. Nella giornata di ieri, Fed-Day, la banca centrale americana ha annunciato di aver alzato i tassi sui fed funds di 50 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,25% e il 4,5%.
La stretta monetaria, di entità inferiore rispetto ai precedenti quattro rialzi consecutivi dei tassi di 75 punti base, ha portato i tassi Usa al record degli ultimi 15 anni.
La Fed guidata da Jerome Powell continua a portare avanti la lotta contro la fiammata dell’inflazione Usa che, seppur smorzatasi negli ultimi mesi, rimane ben superiore al target sull’inflazione fissato dalla stessa banca centrale, pari al 2%.
Dal dot plot e dal comunicato stesso del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – è emerso un volto ancora più hawkish della Fed, contro le aspettative dei mercati, che speravano in tagli dei tassi a partire dal prossimo anno. E invece no.
Dal dot plot emerge che, in media, i funzionari della Fed prevedono un tasso terminale, ovvero un tasso finale, pari al 5,1%, superiore rispetto a quanto preventivato in precedenza.
La Fed, ed è questo che ha messo sotto pressione la borsa Usa facendo capitolare il Dow Jones di oltre 300 punti nei minimi intraday e il Nasdaq di oltre -1%, prevede anche che i tassi di interesse rimarranno elevati per tutto il 2023, con i primi tagli che avverranno soltanto nel 2024.
E ancora, nel comunicato del Fomc, è rimasta la frase secondo cui la banca centrale Usa “anticipa che gli aumenti dei tassi saranno appropriati”. Tuttavia, Wall Street è riuscita a limitare i danni, portando più di uno strategist a chiedersi se i mercati stiano prendendo sul serio Powell & Co.
Alla fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, il Dow Jones ha perso 142 punti circa (-0,42%), a 33.966,35 punti; lo S&P 500 ha ceduto lo 0,61% a 3.995,32 punti, mentre il Nasdaq Composite è arretrato dello 0,76% a quota 11.170,89.
In premercato, il trend dei futures Usa è incerto: i futures sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,13%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,10% e quelli sul Nasdaq cedono appena lo 0,02%.