Fca: per Equita focus resta su potenziali deal di M&A (non ancora tramontati)
Il futuro dell’auto con l’aperta sfida dell’innovazione, ma anche il caldo tema del consolidamento e il primo anno di Mike Manley alla guida del gruppo. Diversi i temi affrontati dal presidente di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), John Elkann, nella lunga intervista a “La Stampa” per i primi 120 anni dalla nascita del gruppo torinese (Fiat). “I 120 anni sono un grandissimo obiettivo raggiunto perché poche società nel mondo hanno maturato questa longevità. È un enorme orgoglio”, dichiara Elkann che aggiunge “mi ricordo bene quando nel 1999 festeggiavamo i 100 anni di Fiat nel cui consiglio ero entrato nel 1997. Ho vissuto intensamente questo periodo ed oggi la nostra società è forte come mai prima: con i suoi circa 200.000 dipendenti, che lavorano in oltre 100 stabilimenti e 46 centri di ricerca, alla fine del 2018 aveva ricavi per 110 miliardi di euro, un utile netto di 3,6 miliardi e cassa positiva”.
“Non registriamo particolari elementi di novità”, affermano gli analisti di Equita che indicano tra i principali spunti dall’intervista di Elkann il tema della mancata intesa con Fca-Renault. “Bisogna saper cogliere le opportunità giuste come è avvenuto con Chrysler – spiega il manager -. Ma le fusioni sono complicate da fare e gestire e per procedere ci devono essere le giuste condizioni ed è importante sapere dire di no quando non ci sono”. “Alla base della nostra raccomandazione positiva c’è l`appeal speculativo di potenziali deal di M&A che a nostro avviso non sono del tutto tramontati (in primis il deal Fca-Renault)”, segnalano ancora da Equita che conferma il rating buy e target price di 14,5 euro su Fca.