Facebook: indagine FTC su Datagate, Zuckerberg convocato da Parlamento UK. Titolo -3%
Facebook ancora preda dei sell, all’indomani degli smobilizzi che hanno travolto le quotazioni a causa dello scandalo “Datagate”.
Sia Washington che Bruxelles hanno chiesto spiegazioni al social network, riguardo alle informazioni su più di 50 milioni di utenti che sono state raccolte dalla società di ricerche Global Science Research (Gsr) attraverso una APP e vendute a Cambridge Analytica, gruppo che ha lavorato per la campagna elettorale di Donald Trump.
Le quotazioni del colosso cedono più del 3%, dopo aver chiuso la sessione della vigilia in calo del 6,8%: in una sola sessione, Facebook ha visto andare in fumo $40 miliardi di capitalizzazione di mercato, soffrendo il tonfo giornaliero più sostenuto dal 2014, e scatenando un effetto domino su altri giganti dell’hi-tech, come Alphabet, la holding a cui fa capo Google, Amazon, Microsoft, e Apple.
Facebook ha indetto intanto per oggi una riunione di emergenza allo scopo di fare ai dipendenti domande su Cambridge Analytica, mentre la Federal Trade Commission (FTC) -Agenzia federale Usa per il commercio – ha deciso di lanciare una indagine allo scopo di capire se l’utilizzo dei dati personali dei 50 milioni di utenti Facebook da parte di Cambridge Analytica abbia violato un decreto che Facebook aveva firmato con l’agenzia federale stessa nel 2011.
In più, il ceo di Facebook Mark Zuckerberg è stato convocato dalla Commissione parlamentare del Regno Unito sulla Cultura, i Media e il Digitale, sempre in relazione allo scandalo Datagate.