Evergrande: il presidente sotto controllo della polizia cinese
Il presidente di Evergrande, il miliardario Hui Ka Yan, è stato posto sotto il controllo delle forze dell’ordine, come rivelato da fonti informate sulla questione. Hui è stato preso in custodia dalla polizia cinese all’inizio di questo mese e ora è monitorato in un luogo designato, affermano le fonti citate da Bloomberg.
Non è chiaro il motivo per cui Hui è sotto quella che viene definita sorveglianza residenziale, un tipo di azione di polizia che non equivale a detenzione formale o arresto e non implica necessariamente che Hui sarà accusato di un crimine. Tuttavia, ciò significa che non può lasciare il luogo, incontrare o comunicare con altri senza approvazione, secondo la legge di procedura penale cinese. I passaporti e le carte d’identità devono essere consegnati alla polizia, ma il processo non dovrebbe superare i sei mesi, secondo la legge.
Questo passaggio rappresenta l’ultimo segnale che la saga del promotore immobiliare più indebitato del mondo è entrata in una nuova fase che coinvolge il sistema di giustizia penale, dopo che le autorità hanno detenuto alcuni membri del suo staff di gestione patrimoniale e due ex dirigenti sono stati anch’essi presi in custodia. La situazione solleva nuove domande sul destino di Evergrande dopo che i recenti ostacoli al suo piano di ristrutturazione hanno scosso i mercati finanziari e aumentato il rischio di liquidazione.
Per Hui, che controllava una delle più grandi fortune del mondo quando le azioni di Evergrande hanno raggiunto il picco nel 2017, questa è un’altra batosta. Una volta considerato tra gli imprenditori più politicamente connessi in Cina, con interessi dalle auto elettriche al calcio, il magnate è ora diventato la vittima più notevole della repressione del presidente Xi Jinping su eccessivi indebitamenti e speculazione nel settore immobiliare.