Eurozona: ulteriore rallentamento attività manifatturiera, ma tasso espansione ancora elevato (Ihs Markit)
Ennesimo rallentamento della crescita manifatturiera dell’eurozona all’inizio del secondo trimestre 2018. “All’inizio del secondo trimestre, il settore manifatturiero ha testimoniato l’ennesimo indebolimento, anche se va considerato che il tasso di espansione è rimasto generalmente elevato”, ha dichiarato Chris Williamson, economista di Ihs Markit, sottolineando, tuttavia, “anche se la crescita manifatturiera è risultata notevolmente più lenta rispetto all’inizio dell’anno il tasso di espansione dell’attività delle aziende manifatturiere è aumentato ad un valore chiaramente insostenibile”. “Da allora i problemi presso la catena di fornitura, inclusa la carenza di materie prime, allungamenti dei tempi medi di consegna e mancanza di personale qualificato, hanno ostacolato la produzione – prosegue l’esperto -. Altri fattori che inoltre hanno afflitto le imprese sono stati scioperi, avverse condizioni metereologiche e il numero stranamente elevato di assenze dal lavoro per malattia”.
“Molto probabilmente durante i prossimi mesi alcuni di questi avversi fattori registreranno un’inversione di tendenza- afferma Williamson -. Ad ogni modo, i dati raccolti dall’indagine hanno sottolineato come la domanda sia stata frenata da altri fattori, quali l’apprezzamento dell’euro e l’incremento dei prezzi. Si intensifica l’incertezza anche a causa delle preoccupazioni riguardanti i conflitti commerciali e il Brexit, che offuscano le prospettive sul futuro”. Secondo l’economista “la tendenza dell’indagine durante i prossimi mesi fornirà importanti indizi circa la velocità di declino della domanda, e quanto si debbano preoccupare i responsabili delle politiche economiche circa lo stato di salute dell’economia”.