Eurostat: costo lavoro +1,8% in II trimestre: Lituania +10%, Italia +0,9%. Occhio anche a dato surplus
Resi noti oggi dal fronte macroeconomico dell’Eurozona sia il dato relativo all’avanzo commerciale che quello del costo del lavoro, quest’ultimo importante indizio per comprendere le dinamiche dell’inflazione.
Eurostat ha comunicato che il costo orario del lavoro dell’area euro è salito nel secondo trimestre del 2017 dell’1,8% su base annua. I rialzi più sostenuti hanno interessato Lituania +10,4%, Lettonia ed Estonia +8,1% e Slovacchia +7,3%, mentre in Italia l’incremento è stato decisamente più modesto, pari a +0,9%. Peggio hanno fatto la Finlandia -0,3%, e Spagna e Cipro, con un rialzo dello +0,4%.
Oggi l’Eurostat ha comunicato anche che nel mese di luglio l’Eurozona ha riportato un surplus di 23,2 miliardi, in flessione rispetto allo stesso mese del 2016, quando era stato di 24,8 miliardi.
Le esportazioni sono salite del 6,1% su base annua, attestandosi a 177,7 miliardi, mentre le importazioni sono cresciute a 154,6 miliardi, in crescita dell’8,2%.
Dall’inizio del 2017 fino a luglio, il surplus commerciale è stato pari a 130,2 miliardi, rispetto ai 154,1 del 2016.