Euro-dollaro, Confindustria: ‘continuo indebolimento alimenta inflazione, accresce costo commodity importate’
“Il continuo indebolimento dell’euro, crollato a 1,01 dollari per euro in media a luglio, da 1,22 a maggio 2021, sta alimentando l’inflazione in Europa”. Così il Centro studi di Confindustria, nel rapporto mensile ‘Congiuntura Flash’ diramato nel fine settimana, relativa al mese di luglio 2022.
Confindustria ha spiegato che, di fatto, “l’euro indebolito sul dollaro aiuta l’export, ma alza i prezzi dei beni importati” e che “il significativo trend di svalutazione (pari al -17%) accresce il costo delle commodity importate in Italia e negli altri paesi dell’Eurozona, che sono quotate quasi tutte in dollari (tranne il gas naturale, prezzato ad Amsterdam)”.
Illustrato l’esempio: “Il prezzo del petrolio, per esempio, a luglio cresce del +44% annuo in dollari, ma addirittura del +66% in euro”.