Eni: utile trimestrale adjusted a 1,27 mld, rivisto al rialzo buyback
Eni ha annunciato i risultati del terzo trimestre, archiviato con un utile netto adjusted in calo a 1,27 miliardi di euro (-30%) ma superiore alle attese pari a 1,12 miliardi. Nel periodo in esame l’utile operativo proforma adjusted è stato pari a 3,4 miliardi (-14%) e l’utile netto di 522 milioni. “La resilienza dei risultati finanziari, nonostante un più debole contesto operativo, riflette la solidità del modello di business della Società”, precisa in una nota la società guidata da Descalzi.
Nel terzo trimestre 2024 la produzione di idrocarburi è stata in media di 1,66 mln di boe al giorno in aumento del 2% rispetto al terzo trimestre 2023 (1,7 mln di boe/giorno nei nove mesi, +4% rispetto ai nove mesi 2023) “sostenuta dall’acquisizione di Neptune (circa 120 mila boe/giorno), dalla progressiva regimazione dei progetti Baleine in Costa d’Avorio e Coral in Mozambico, nonché dal maggior contributo da Indonesia e Libia”. Per il 2024 Eni conferma l’obiettivo di produzione di idrocarburi annuale e migliora il risultato del GGP con l’Ebit atteso a 1,1 miliardi.
“Considerando che il piano di dismissione sta procedendo meglio delle nostre aspettative iniziali, Eni conferma l’aumento del piano di buyback 2024, che ora è atteso pari a 2 miliardi di euro, +25% rispetto alla guidance precedente di 1,6 miliardi e +80% rispetto al piano annuale originale. Questo incrementerà il ritorno totale di cassa agli azionisti a circa il 38% del flusso di cassa operativo”, spiega ancora il Cane a sei zampe.