Eni: utile adj molto sotto le attese, acconto dividendo di 0,43 euro
Secondo trimestre 2019 con il freno a mano tirato per Eni. L’utile netto adjusted è stato infatti di 562 milioni di euro nel secondo trimestre, -27% (-24% escludendo gli effetti IFRS 16) rispetto all’analogo trimestre 2018. Indicazioni ben sotto le stime di consensus Bloomberg che erano di 935,2 mln. Nel semestre l’utile è di 1,55 miliardi (-11%). L’Utile netto è di 0,42 miliardi e 1,52 miliardi rispettivamente nel secondo trimestre 2019 e nel semestre 2019.
L’utile operativo adjusted si è attestato invece a 2,28 miliardi nel secondo trimestre, -11% (4,63 miliardi nel semestre, -6%). Indicazioni sostanzialmente in linea con le attese pedr il trimestre (consensus era 2,27 mld). Escludendo per omogeneità il risultato di Eni Norge del 2018 e al netto dell’effetto scenario e dello IFRS 16, la variazione si ridetermina in +9% (+7% nel semestre).
La generazione di cassa ante working capital a costi di rimpiazzo risulta in forte crescita: 3,39 miliardi
nel trimestre, +43% e €6,8 miliardi nel semestre, +23%. La generazione di cassa operativa è di 6,61 miliardi nel semestre, +27% (€4,52 miliardi nel secondo trimestre, +49%), su cui ha inciso il pagamento straordinario legato alla definizione di un arbitrato (€330 milioni).
Il cda di Eni propone un acconto dividendo 2019 di 0,43 euro per azione, a valere sulla previsione di dividendo annuo di €0,86 per azione.