Eni ribadisce allineamento con Banca Mondiale su obiettivi in Africa
Una delegazione di Eni guidata dal direttore finanziario Massimo Mondazzi ha ribadito il continuo impegno del gruppo per una crescita sostenibile in occasione di una presentazione tenuta ieri alla Banca Mondiale. Lo riferisce la società in una nota. Parlando alla dirigenza della Banca Mondiale a Washington, Mondazzi ha sottolineato la resilienza di Eni nell’attuale contesto economico, ribadendo anche il costante impegno dall’azienda per favorire un accesso sostenibile all’energia nell’ Africa sub-sahariana. Una delle strategie chiave di Eni per questa area è il Global Gas Flaring Reduction Partnership (GGFR) con la Banca Mondiale, un’iniziativa pubblico-privata che coinvolge compagnie petrolifere nazionali e internazionali, governi centrali e amministrazioni locali, nonché istituzioni internazionali.
“Il gruppo della Banca Mondiale sta portando gli impegni del GGFR verso una riduzione significativa della quantità di gas flaring a livello globale – si legge in un comunicato del gruppo italiano -. Si stima che il flaring abbia causato il consumo di 147 miliardi di metri cubi di gas naturale nel 2015, una cifra che avrebbe potuto generare 750 miliardi di KWh di elettricità, una quantità superiore al consumo annuale corrente dell’intero continente africano. Il flaring spreca una considerevole quantità di energia che potrebbe essere utilizzata per sostenere la crescita economica e il progresso. Contribuisce anche al cambiamento climatico rilasciando milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
“Eni è fiera di essere un membro di GGFR e sta operando una riduzione del flaring nei propri siti. Il nostro impegno va verso l’azzeramento del flaring entro il 2025”, ha detto Mondazzi. Eni, si legge ancora nella nota diffusa ieri sera, ha ridotto il flaring di circa il 75% negli ultimi dieci anni, e, dove possibile, ha reso disponibile il gas per il mercato locale per la produzione di elettricità, permettendo l’accesso all’energia ad oltre 18 milioni di persone nell’Africa sub-sahariana.
“La Banca Mondiale riconosce che Eni sta rispettando il suo impegno nell’appoggiare l’iniziativa Zero Routine Flaring by 2030 con interventi sul campo, lavorando per utilizzare il gas in progetti per la produzione di energia ed altre applicazioni che riducano le emissioni di CO2. Apprezziamo anche la spinta di Eni per lo sviluppo e l’integrazione all’interno del proprio modello di business di tecnologie per l’energia rinnovabile”, ha detto Riccardo Puliti, senior director e capo del Energy & Extractive Industries Global Practice presso la Banca Mondiale.