Eni e Snam firmano contratto applicativo per sviluppo stazioni a metano in Italia
Eni e Snam insieme per la promozione della mobilità sostenibile. Le due società hanno annunciato dei avere siglato il primo contratto applicativo sullo sviluppo di stazioni di rifornimento a metano in Italia, nel più ampio scenario delle iniziative per la promozione della mobilità sostenibile. Il contratto applicativo avrà una durata ventennale e “mira alla progettazione, realizzazione e manutenzione da parte di Snam di un primo lotto di 14 nuovi impianti di gas naturale compresso (compressed natural gas – CNG) all’interno della rete nazionale di distributori Eni, favorendo l’offerta di carburanti alternativi a basse emissioni come il gas naturale. Quest’ultimo azzera il particolato, principale responsabile dell’inquinamento delle aree urbane, assicurando anche sensibili vantaggi economici per i consumatori”. A fronte delle attività svolte, Snam riceverà da Eni un corrispettivo stimato in un range tra i 20 e i 40 milioni di euro.
Il contratto, recita ancora la nota, rientra tra le iniziative di Snam rivolte agli operatori del settore per promuovere la mobilità sostenibile, con un investimento di 150 milioni per realizzare fino a 300 nuovi distributori a CNG e L-CNG (liquefied-compressed natural gas), al fine di supportare lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di gas naturale e la loro diffusione più equilibrata nelle diverse regioni del Paese, migliorando anche la qualità del servizio di erogazione agli utenti.
Con questa iniziativa il gruppo guidato da Claudio Descalzi intende rafforzare ulteriormente la sua offerta per la mobilità sostenibile: su una rete di 4.400 impianti, 3.500 erogano Eni Diesel+, il diesel premium con il 15% di componente rinnovabile prodotta da oli vegetali presso la bioraffineria di Venezia attraverso la tecnologia proprietaria, mentre circa 1.000 impianti erogano GPL e metano (di cui 2 LNG e 180 CNG).