Emissioni auto dovranno ridursi del 15% nel 2025 e del 30% nel 2030, domani voto del Parlamento
E’ previsto per domani pomeriggio il voto del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione europea di ridurre del 15% al 2025 e del 30% al 2030 rispetto al target del 2021 le emissioni di CO2 delle auto immatricolate dopo il 2020. Un voto fondamentale per lo sviluppo dirompente dell’auto elettrica e per la trasformazione dell’industria automobilistica.
Il percorso però deve avvenire con le giuste tempistiche per evitare l’effetto boomerang. “Auspichiamo che i livelli di ambizione proposti dalla Commissione, di per sé già sfidanti, non siano ulteriormente inaspriti dal Parlamento – avverte l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), spiegando per bocca del presidente Aurelio Nervo: “Obiettivi ancora più ambiziosi, da raggiungere con tempistiche stringenti, rischiano, infatti, di privare la filiera industriale del tempo necessario per questa riconversione produttiva che, senza pregiudicarne la competitività, le consenta di contribuire alla transizione verso una mobilità a basse emissioni.
Inoltre, indurre un massiccio e improvviso spostamento esclusivamente verso la mobilità elettrica, puntando quindi su una sola tecnologia, ad oggi industrialmente non matura e che necessita di meno manodopera e di un minor numero di componenti per veicolo, rischia di diventare, per l’Italia, un boomerang. In primis, spiega l’Anfia, a livello occupazionale, a danno di un settore che negli ultimi anni ha trainato la ripresa economica dell’Italia, dove conta oltre 5.700 imprese con più di 253.000 lavoratori. Infine, sarà importante anche stabilire dei vincoli sulla diffusione delle infrastrutture, che sono fattore propedeutico allo sviluppo dell’auto elettrica e dei mercati dei veicoli a basse emissioni.