Effetto Wall Street sull’azionario Asia. Borsa Tokyo -0,60%, Hong Kong fa peggio
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo cede lo 0,60% circa, nonostante le buone notizie arrivate dal fronte macroeconomico.
Protagonista il sondaggio Reuters Tankan, che ha mostrato come la fiducia delle aziende manifatturiere giapponesi sia tornata a livelli positivi, nel mese di maggio, per la prima volta nel 2023.
Sell anche sulla borsa di Hong Kong, che arretra dello 0,93%. Shanghai cede lo 0,54%, Sidney -0,56%, mentre Seoul è eccezione lievemente positiva con un rialzo dello 0,15%.
Sotto pressione alla borsa di Hong Kong il titolo Alibaba, dopo le indiscrezioni secondo cui il colosso dell’e-commerce cinese sarebbe pronto a tagliare il 7% della forza lavoro della sua divisione cloud, in vista del lancio dell’Ipo previsto per l’unità.
Nell’area Asia Pacifico protagonista l’annuncio della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), banca centrale della Nuova Zelanda, che ha reso noto di aver alzato i tassi di interesse ufficiali di 25 punti base, dal 5,25% al 5,5%.
In Asia il sentiment degli operatori è intaccato dalle vendite che hanno colpito alla vigilia Wall Street, sulla scia del timore di un default sul debito Usa nella data X del prossimo 1° giugno.
Nella sessione di ieri, il Dow industrial ha ceduto 231,09 punti (-0,69%) a 33.055,50. Lo S&P 500 ha perso 47,05 punti (-1,12%) a 4.145,57, mentre il Nasdaq ha segnato una flessione di 160,54 punti (-1,26%), a quota 12.560,24.
Nonostante i progressi nelle trattative confermati tra le controparti, non c’è ancora nessun accordo tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e lo Speaker della Camera Kevin McCarthy, volto a innalzare o sospendere il tetto sul debito.
Nessun impatto sulle borse asiatiche dal trend dei futures Usa, in lieve rialzo. I futures sul Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 avanzano dello 0,15% circa.