E.On, a rischio 5.000 posti di lavoro in scia a integrazione con Innogy
La tedesca E.On taglierà circa 5.000 posti di lavoro durante il processo di integrazione con Innogy, la filiale di Rwe. La sforbiciata sarà pari al 7% della forza lavoro di E.On (stimata dopo il deal), che salirà a oltre 70.000 dipendenti dai 40.000 attuali. Il progetto consentirà inoltre sinergie annuali comprese tra 600 e 800 milioni di euro entro il 2022, secondo le stime di E.On.
Nel fine settimana Rwe ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la connazionale E.On che prevede da una parte la cessione del 76,8% della sua filiale Innogy e dall’altra l’acquisizione di una partecipazione minoritaria, pari al 16,67%, di E.On. Secondo i termini dell’accordo, E.On si concentrerà principalmente sulle reti di distribuzione e sulle operazioni di vendita al dettaglio, mentre Rwe diventerà uno dei maggiori produttori di energia in Europa.