Draghi strappa il QE Infinity, potrebbe durare fino al 2026 (analisti)
L’entità del QE annunciato oggi dalla Bce, di 20 miliardi di euro al mese a partire da novembre, è stata inferiore alle stime. In alcuni casi si arrivava anche a pronosticare oltre 40 mld mensili. Delusione più che compensata dalla promessa di mantenere gli acquisti attivi finché i tassi di interesse non verranno alzati di nuovo (invece che indicare un limite temporale). “Rappresenta una mossa più generosa di quanto i mercati non si aspettassero – rimarca in report di Schroders – Secondo le aspettative dei mercati monetari in riferimento al prossimo rialzo dei tassi di interesse, ciò significa che il QE dovrebbe durare fino al 2026!”.
Nonostante ciò, sembra che i mercati siano rimasti delusi da questa decisione. I rendimenti dei titoli di Stato tedeschi sono aumentati rispetto a prima dell’incontro (prezzi in calo), mentre l’euro è in rialzo sul dollaro e sulla sterlina, rispetto ai dati di chiusura di ieri. Nel suo ultimo monetary policy meeting, il Presidente della BCE Mario Draghi ha indicato il declassamento delle previsioni sulla crescita e sull’inflazione dell’Istituto come le principali ragioni a supporto della decisione del ritorno al QE, a soli nove mesi di distanza dalla sua fine.
Tra i responsabili Draghi ha citato l’aumento del rischio geopolitico e la trade war tra Usa e Cina. “Si tratta di una situazione problematica – rimarca Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist di Schroders – dato che l’uso dei tassi di interesse e del QE non può influire sull’esito dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Una politica monetaria più accomodante potrebbe portare ad un incremento marginale della domanda domestica per controbilanciare la debolezza della domanda esterna, ma con una economia che cresce in linea con il trend, le azioni della BCE di oggi avranno nel migliore dei casi un lieve impatto positivo”.