Dollaro conferma trend ribassista, euro a un soffio da $1,19. Petrolio fa dietrofront dopo rally Libia
Si conferma la debolezza del dollaro, con l’indice ICE US Dollar Index che cede lo 0,30% circa, viaggiando attorno a 93 punti, dopo i 93,25 della vigilia.
L’euro torna ad avvicinarsi al massimo delle ultime due settimane e mezza testato la scorsa settimana, a $1,1901, puntando verso la soglia psicologica di $1,19, a quota $1,1896.
Debolezza del dollaro anche nei confronti della sterlina, con il cambio GBP-USD in rialzo a $1,3428, rispetto agli $1,3374 della chiusura di ieri.
Il dollaro è invece piatto sullo yen, con +0,05% a JPY 113,21 circa.
Occhio alla buona performance del dollaro canadese, che beneficia del rally dei prezzi del petrolio delle ultime ore. Il rapporto dollaro/dollaro canadese arretra dello 0,30% circa a C$1,2636, rispetto ai C$1,2688 della giornata di ieri.
Dopo aver testato il massimo degli ultimi due anni e mezzo a New York, a seguito della notizia relativa all’esplosione dell’oleodotto in Libia, il contratto WTI fa tuttavia dietrofront, cedendo più dello 0,80% e tornando sotto la soglia di $60 al barile, a $59,70 circa.
Sotto pressione anche il Brent, che arretra dello 0,65% circa, a $66,70 al barile.