Discreto rialzo per Piazza Affari (+0,7%) con balzo Saipem, spread sotto pressione con Lagarde
Chiusura in rialzo per Milano e le altre borse del Vecchio Continente dopo le perdite della seduta precedente, grazie anche al rimbalzo di Wall Street.
A Piazza Affari, il Ftse Mib termina gli scambi in progresso dello 0,7% a 25.775 punti. Vola Saipem (+8,6%) dopo l’aggiudicazione di due contratti offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari. Bene anche Iveco (+3,95%), Unicredit (+2,3%) e Generali (+2,2%). Sottotono Amplifon (-2,7%), su cui Equita ha tagliato il target price da 31 a 29 euro confermando il rating Hold. In calo anche Intesa Sanpaolo (-1,9%), A2A (-1,8%) e Diasorin (-1,7%).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 179 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,96% dopo i commenti piuttosto restrittivi di Christine Lagarde.
La presidente della Bce, intervenuta oggi al forum di Davos, ha ribadito che verrà fatto il necessario contro l’inflazione e che la Bce “manterrà la rotta” della politica monetaria. Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, ha ricordato che serve cautela anche se le prospettive per l’economia mondiale sono migliorate, anche a causa dell’incertezza sull’evoluzione dell’inflazione.
Da segnalare che oggi la Banca d’Italia, nel Bollettino economico trimestrale, ha alzato la stima sul Pil italiano del 2023 allo 0,6%, dallo 0,3% indicato nella previsione dello scorso ottobre
In settimana l’attenzione si è concentrata anche sulle parole dei funzionari della Fed, prima del periodo di blackout delle comunicazioni che durerà fino alla riunione del 31 gennaio – 1° febbraio. Patrick Harker della Fed di Filadelfia ha ribadito la sua opinione di alzare i tassi interesse al ritmo di 25 punti base portandoli poco sopra il 5%.
Il vicepresidente della banca centrale, Lael Brainard (considerata dovish), ha affermato che i tassi dovrebbero rimanere elevati per un certo periodo per raffreddare ulteriormente l’inflazione. Nei giorni scorsi James Bullard (di St. Louis) ha stilato una previsione per un intervallo target dei tassi compreso tra il 5,25% e il 5,5% entro la fine di quest’anno.
Intanto, i dati sulle abitazioni di oggi hanno mostrato che le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono diminuite a dicembre al ritmo più lento in oltre un decennio, chiudendo uno degli anni peggiori mai registrati nel mercato immobiliare.
Euro/dollaro sostanzialmente stabile a 1,084 e petrolio ancora in progresso, con il Brent riavvicinatosi a 87 dollari al barile, in scia alle prospettive di ripresa della Cina. JPMorgan ha alzato le stime sulla crescita della domanda di petrolio del Paese, affermando che riaprirà prima e più rapidamente di quanto inizialmente previsto.