Deutsche Bank lancia bad bank: 74 miliardi di asset in vendita. Quell’aiuto sul Cet1 dalla Bce (Il Sole 24 Ore)
Dopo aver annunciato la più grande ristrutturazione della sua storia, che prevede un taglio di 18.000 dipendenti e l’uscita dal business dell’Equity Sales and Trading, nell’ambito di un piano di riduzione delle operazioni di investment banking, Deutsche Bank punta alla creazione di una bad bank.
Le indiscrezioni sono state riportate dal Sole 24 Ore, che precisa che l’obiettivo di questa mossa è quello di liberare 5 miliardi di capitale entro il 2022, attraverso la vendita di asset per un valore di 74 miliardi di euro.
“Un piano ambizioso – scrive il quotidiano di Confindustria – Che non sarebbe stato possibile senza un’aiuto della Vigilanza della Bce”.
In via temporanea, si legge, la banca centrale permetterà infatti al colosso del credito tedesco di operare con un livello di Cet1 scontato dello 0,5%.
Intanto, se il mercato ha subito parlato di una bad bank, Deutsche Bank ha smentito che di questo si tratti, preferendo definire la mossa alla stregua di una creazione di una unità diversa. (CRU sta per capital release unit, unità concepita per l’appunto per liberare capitali)
“Il numero chiave della CRU è la riduzione della leverage exposure che riflette principalmente l’uscita dal brokeraggio e porta a un miglioramento permanente del basso leverage ratio di DB – ha detto a Il Sole 24 Ore Giles Edwards, senior director per le istituzioni finanziarie di S&P -. In quanto al rischio operativo, gli attivi ponderati per i rischi sono più difficili da rimuovere perchè sono soggetti all’approvazione dei supervisori. DB sta uscendo dal trading e sales dell’equity ma non sta uscendo completamente da altre aree di business correlate, quindi una porzione del capitale non sarà liberata».
Sempre il Sole 24 Ore, in un altro articolo, parla dello sconto accordato alla banca dalla Vigilanza della Bce, pari allo 0,5% sul Cet1, che ha permesso a DB di sventare una operazione di aumento di capitale.