Deutsche Bank-Commerzbank: allarme per 30.000 posti lavoro, mentre NYT rivela prestiti DB a Trump
Fusione Deutsche Bank-Commerzbank sotto i riflettori. Il matrimonio, che creerebbe un campione bancario nazionale e la seconda banca in Europa dopo HSBC potrebbe provocare una perdita di ben 30.000 posti di lavoro.
L’allarme, riportato già giorni fa da Bloomberg, viene riproposto oggi da un articolo del Guardian, che cita quanto dichiarato da Jan Duscheck, esponente del sindacato tedesco Verdi.
A suo avviso, nel breve termine una fusione tra le due banche metterebbe a rischio 10.000 posti di lavoro. Il numero potrebbe inoltre triplicarsi nel lungo termine. Il Guardian ricorda che Deutsche Bank è tra le banche con il maggior numero di dipendenti a Londra, contando su uno staff di 7.500 persone.
Dal canto suo Commerzbank rimane attiva nel mercato internazionale ed è anch’essa presente a Londra con uno staff di 1000 unità.
Mentre i colloqui esplorativi tra i due istituti sono iniziati, il New York Times riporta intanto che Deutsche Bank avrebbe erogato prestiti a Donald Trump, prima che diventasse presidente Usa, per un valore superiore ai $2 miliardi, nell’arco di venti anni circa. In alcuni casi, Trump avrebbe gonfiato il valore del proprio patrimonio, promettendo ai banchieri di trascorrere i week end nella sua proprietà di Mar-a-Lago, in Florida, al fine di ottenere quei prestiti.
Dalle indiscrezioni, emerge che Trump è riuscito a ottenere da Deutsche Bank diversi finanziamenti, nonostante i casi di bancarotte che hanno colpito i suoi affari e nonostante venisse considerato un cliente rischioso da parte di altre banche.
Deutsche Bank, The Trump Organization e la Casa Bianca non hanno risposto per ora alla richiesta della Cnbc di commentare i rumor del New York Times.