Debole Piazza Affari, finale Ftse Mib -0,6%
Seduta contrastata per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in calo dello 0,6% a 27.098 punti.
Chiudono in rialzo Hera (+3,3%), Interpump (+3%) e Recordati (+2,1%), che nel trimestre ha registrato un utile netto di 124,0 milioni, in crescita del 28,2%.
In forte calo Iveco (-6%) dopo i conti, seguita da Saipem (-3,85%) e Prysmian (-3,8%). Sottotono anche Telecom Italia (-2,3%) dopo i risultati, con l’attenzione sempre rivolta agli sviluppi sulla rete. Intanto Eni ha annunciato l’avvio nei prossimi giorni della prima tranche del programma di acquisto di azioni.
In giornata si è riunita la Bank of England, che ha alzato i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,5% e segnalando che potrebbe ancora effettuare altre strette.
Negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 264 mila, il livello più alto dalla fine del 2021, suggerendo che l’aumento dei tassi di interesse sta iniziando a pesare sul mercato del lavoro.
A Wall Street, resta alta l’attenzione sulle banche, con il crollo di Pacwest (-23%) dopo aver segnalato un calo dei depositi e le trattative in corso con potenziali investitori.
Rendimenti in calo sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund che si contrae a 188 bp e il decennale italiano in discesa al 4,11%. In giornata il Tesoro ha collocato titoli a medio-lungo termine per un valore complessivo di 8,75 miliardi di euro, registrando una flessione dei rendimenti rispetto alle aste precedenti.
Sul Forex, euro/dollaro in discesa a 1,091 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) scende sotto i 76 dollari al barile.