Debito pubblico, Messina (Intesa): ‘far sì che capitali all’estero vengano investiti in titoli di stato italiani’
Debito pubblico made in Italy, il numero uno di Intesa SanPaolo Carlo Messina rilascia un’intervista al quotidiano La Stampa, riconoscendo che “c’è il problema del debito pubblico”. Un problema che, tuttavia, “si può gestire con intelligenza: a fronte di 2 trilioni e mezzo di debito pubblico, ne abbiamo 10 di ricchezza. Il Paese è forte”, dice il ceo di Intesa, confermando la sua incrollabile fiducia nella solidità dell’economia italiana.
Messina affronta diverse questioni e suggerisce, tra le altre cose, di “ragionare bene sui capitali all’estero”.
In che senso? Mica uno scudo fiscale, fa notare il giornalista: “Non penso voglia proporci uno scudo fiscale…”, sottolinea Gabriele De Stefani de La Stampa.
Al che il ceo di Intesa risponde:
“Credo sarebbe equo far sì che quei soldi vengano investiti in titoli di Stato italiani. Hai due miliardi all’estero? Uno lo investi in titoli del tuo Paese. Così come dovrebbero investire maggiormente in titoli di Stato quei fondi pensione che allocano il 90% delle risorse all’estero. Mentre assistiamo a casi in cui aziende straniere comprano quelle italiane grazie anche ai nostri risparmi”.
Carlo Messina ha detto anche che “il futuro è il digitale, non il contante: è questa la direzione in cui andare. L’evasione è una piaga, che tra l’altro incide negativamente sul rapporto debito-Pil”.