D’Amico International Shipping: titolo vola in Borsa dopo i conti
Il titolo d’Amico International Shipping (DIS) corre a gran velocità a Piazza Affari con un rialzo di oltre il 6% a 0,12 euro. A sostenere le quotazioni i risultati dei primi 9 mesi del 2019. “Nei primi nove mesi del 2019, DIS ha registrato una perdita netta di 32,5 milioni di dollari vs 41,2 milioni realizzati nello stesso periodo del 2018. Escludendo però alcune poste non ricorrenti, il risultato netto di DIS sarebbe stato pari a 15,1 milioni di dollari nei primi nove mesi del 2019 rispetto a 44,4 milioni nello stesso periodo del 2018, registrando quindi un miglioramento di 29,3 milioni anno su anno. Guardando al terzo trimestre del 2019, DIS ha registrato un risultato netto rettificato di 5,9 milioni di dollari vs 20,9 milioni nel terzo trimestre del 2018. Questo importante miglioramento è attribuibile ad un mercato dei noli più favorevole e alle efficienze di costi raggiunti nel 2019”, commenta Paolo d’Amico, presidente e amministratore delegato di DIS.
“Guardando al futuro – prosegue d’Amico – restiamo molto positivi sulle prospettive di mercato per le navi cisterna. I fondamentali sono solidi, con un orderbook di navi a livelli storicamente molto bassi e con una domanda in crescita per il trasporto via mare di prodotti raffinati. Le nuove regolamentazioni IMO che, a partire da gennaio 2020, limiteranno il contenuto di zolfo presente nei carburanti marittimi allo 0,5%, dovrebbero ulteriormente stimolare l’attività delle raffinerie e la domanda per le nostre navi. Clarksons stima per l’anno prossimo un incremento della domanda per navi cisterna pari a circa il 6%”.
Carlo Balestra di Mottola, cfo della DIS commenta: “Nei primi nove mesi del 2019, abbiamo continuato a perseguire il nostro obiettivo strategico di rafforzamento del nostro bilancio e della nostra posizione di liquidità. Oltre all’aumento di capitale di circa 44 milioni di euro che abbiamo lanciato e concluso con successo nel mese di aprile, DIS ha generato ulteriori 37 milioni di dollari di liquidità attraverso contratti di vendita e di vendita e lease-back finalizzati nei primi nove mesi dell’anno, con altri 4,2 milioni generati nel mese di ottobre”.