Crisi di governo: ‘Draghi ha fatto regalo tossico alla Bce, con rialzo tassi rischio nuova crisi debiti sovrani’
Draghi ha fatto un regalo tossico alla Bce. Così commenta, in attesa del doppio annuncio della banca centrale europea – che si prepara da un lato ad alzare i tassi, dall’altro a sfoderare un nuovo bazooka anti-spread salva BTP o, più in generale, uno strumento anti-frammentazione dell’area euro – Ipek Ozkardeskaya, analista senior presso Swissquote Bank.
“Purtroppo – ha sottolineato Ozkardeskaya- il fatto che l’Italia possa scivolare in una situazione di caos politico aggiunge altro stress alla Bce, che si sta preparando ad alzare i tassi di interesse (nella zona euro) per la prima volta in tanto tempo (ovvero in più di un decennio)”.
Nel commento si fa riferimento anche al rischio che la Bce alzi i tassi di interesse di 50 punti base, invece che di 25 punti base, come anticipato in precedenza dalla stessa Lagarde.
Ozkardeskaya ricorda che “l’Italia è la terza principale economia dell’Eurozona” e che la Bce sta già facendo fatica a contenere la divergenza tra i tassi dei titoli di stato dell’area euro (nel caso dell’Italia, lo spread BTP-Bund).
“Se la Bce non riuscirà a fronteggiare il balzo dell’inflazione, e se i rendimenti di alcuni titoli di stato dell’Eurozona saliranno molto più degli altri a seguito di tassi di interesse più alti (alzati dalla Bce), allora potrebbe scatenarsi un’altra crisi dei debiti dell’area euro”.
Questa volta, senza Mario Draghi, né come presidente del Consiglio dell’Italia, né come numero uno della Bce. Una crisi dei debiti sovrani, dunque, senza Mr Whatever It Takes, e nel pieno di una guerra, quella tra l’Ucraina e la Russia di Putin.