Crif: nel primo trimestre 2019 diminuiscono richieste di mutui e surroghe. Cresce importo medio
In calo nel primo trimestre del 2019 le richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane che registrano un -7,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 in virtù del progressivo ridimensionamento dei mutui di sostituzione, che non riescono a compensare il trend dei nuovi mutui. Lo rende noto EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie – secondo cui nel mese di marzo il calo è ancor più marcato e risulta pari a -9,2% nel confronto con lo stesso mese dell’anno scorso.
Se le richieste calano, cresce invece l’importo medio richiesto che a marzo tocca i 130,032 euro sopra il valore rilevato nel corrispondente mese del 2018 (+3,0%). Il valore aggregato relativo ai primi tre mesi del 2019, invece, risulta pari a 129.299 Euro (+2,6%), il più elevato dal 2013 ad oggi.
Per quanto riguarda la distribuzione per fasce di importo, nel I trimestre dell’anno le richieste hanno visto una concentrazione prevalente nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,3% del totale, ma va sottolineato come oltre il 45% del totale presenti importi al di sotto dei 100.000 €. Per quanto riguarda invece la distribuzione per classe di durata, nel I trimestre si registra uno slittamento delle richieste verso le duration comprese tra i 26 e i 30 anni (+2,6 punti percentuali) a cui corrisponde una parallela contrazione della classe compresa tra i 6 e 10 anni (-2,6 punti percentuali rispetto al 2018). Nel complesso, quasi 3 richieste su 4 prevedono piani di rimborsi superiori ai 15 anni mentre quelle di durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, spiegano solamente lo 0,6% del totale, in ulteriore seppur lieve riduzione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Inoltre i richiedenti d’età compresa tra i 35 e i 44 anni sono i maggioritari, con una quota del 33,9% sul totale, mentre crescono le richieste da parte delle fasce di età più giovane di popolazione, con quella compresa tra i 25 e i 34 anni che cresce di +1,0 punti percentuali rispetto al I trimestre 2018.
“Il I trimestre dell’anno si è chiuso con una contrazione del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane a cui si associa, però, una crescita dell’importo medio rispetto al corrispondente periodo del 2018. In entrambi i casi la dinamica in atto è riconducibile anche al progressivo ridursi del bacino di consumatori per i quali l’operazione di rottamazione dei vecchi mutui risulta ancora economicamente conveniente – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
“Altro fenomeno da evidenziare in questa fase è la crescente richiesta dei cosiddetti ‘mutui green’ per l’acquisto di abitazioni ad elevata prestazione energetica o per ristrutturazioni che implicano un upgrade di classe energetica. Questo rappresenta una interessante opportunità per gli istituti di credito, che potranno avere un ruolo proattivo nel supportare e indirizzare la clientela retail verso la scelta green. Si tratta, in effetti, di un percorso articolato in cui il consumatore deve riuscire a valutare la effettiva convenienza derivante dalla realizzazione di interventi di efficientamento energetico” – conclude Capecchi.