Credem: mezzo miliardo alle imprese italiane entro fine 2019
Credem ha recentemente rinnovato per la terza volta l’accordo di garanzia InnovFin con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) – Gruppo Banca europea per gli Investimenti (BEI) – che permetterà di mettere a disposizione delle imprese italiane 200 milioni di euro nei prossimi due anni per finanziare progetti di innovazione.
Il volume dei nuovi finanziamenti che Credem prevede di erogare entro il 2019 alle imprese italiane grazie ad InnovFin 3 e al proseguimento del secondo plafond dello strumento di garanzia COSME (rinnovato a giugno 2017), entrambe iniziative correlate al Piano Juncker dell’Unione Europea, sarà di circa mezzo miliardo di euro.
Complessivamente quindi, con questo rinnovo, gli accordi sviluppati negli ultimi quattro anni da Credem con il Fondo europeo per gli Investimenti con gli strumenti RSI, InnovFin e COSME diventano sei, per un ammontare cumulativo di 1,65 miliardi di euro. Di tale ammontare sono stati ad oggi erogati alle imprese oltre 1,15 miliardi di euro, pari a circa 23 mila finanziamenti. In particolare Il terzo rinnovo di InnovFin rientra nell’ambito dell’edizione 2.0 del Piano Juncker, ovvero il recente rifinanziamento ed estensione al 2020 del Piano di Investimenti per l’Europa che porterà a 500 miliardi di euro l’obiettivo di crescita complessivo degli investimenti con la partecipazione del Fondo europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS).
Destinatari del nuovo plafond InnovFin, come per le scorse edizioni, saranno le imprese “innovative” italiane, PMI o Small-Mid Cap (imprese fino a 499 dipendenti) che hanno sostenuto o pianificato costi ed investimenti in Ricerca, Sviluppo ed Innovazione, attraverso l’erogazione di finanziamenti e/o leasing con importi compresi tra i 25 mila euro e i 7,5 milioni di euro.
“Il nuovo accordo InnovFin – dichiara Giancarlo Bertolini, Direttore Marketing di Credem – si è reso necessario grazie al rapido esaurimento delle risorse del plafond precedente. Il forte interesse delle imprese innovative, l’efficacia dello strumento europeo e le tempistiche ristrette per le erogazioni”, ha aggiunto Bertolini, “ci hanno permesso di poter ottenere questo importante risultato”.