Conte sfida Salvini: spieghi in Parlamento perchè fa cadere il governo
Si è consumata ieri la giornata che ha sancito la fine dell’esperienza del governo gialloverde. Dopo l’affondo della Lega nel pomeriggio, confermato in serata dalle parole di Salvini da Pescara, è arrivata a tarda sera la conferenza stampa del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a confermare che non si dimetterà dopo una giornata convulsa che ha portato al concretizzarsi della rottura tra Lega e M5s. Conte, nel giorno del suo 55esimo compleanno, si presenta davanti alla stampa scuro in volto e subito chiarisce la sua posizione: “Farò in modo che la crisi sia la più trasparente della vita repubblicana. Non spetta al ministro dell’Interno deciderne i tempi o convocare le Camere”. “Come ho già chiarito nel corso della mia informativa sulle inchieste russe, personalmente non considero il confronto tra governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico”, aggiunge il premier. POi arriva l’attacco frontale al leader leghista, reo di aver forzato la crisi di governo. “Non accetterò più che si alimenti la narrativa del governo dei no, perché questo esecutivo ha parlato poco e lavorato molto. Non era in spiaggia (chiaro riferimento al ministro dell’Interno, ndr), ma ogni giorno, nelle sedi istituzionali, a lavorare. È Salvini a dover spiegare al Paese i motivi della rottura”.