Confindustria, Bonomi: pronti a un piano di razionamento e fissare tetto al prezzo del gas
Chiediamo di affrontare seriamente e immediatamente la predisposizione di un eventuale piano di razionamento. Sono le parole del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, rilasciate al Tg5. “Dal primo ottobre – prosegue Bonomi – inizia l’anno termico e le imprese non sanno ancora come dovranno affrontarlo. Chiediamo un tetto al prezzo del gas e se non viene fatto in Europa, dobbiamo farlo a livello nazionale, lo stiamo chiedendo da mesi”.
Bonomi sottolinea che “da mesi stiamo chiedendo la sospensione dei certificati Ets, cioè l’acquisto di certificati verdi perché è una follia pagare questi prezzi oggi. Inoltre, chiediamo di avere una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato riservato all’industria manifatturiera, come fanno altri paesi in Europa e intervenire sul costo della bolletta anche utilizzando risorse comunitarie”.
Il presidente di Confindustria chiede anche l’intervento del governo. “I partiti con grande senso di responsabilità devono affrontare il tema del caro energia, capisco che è un tema scomodo durante la campagna elettorale, ma devono ascoltare il grido d’allarme delle imprese. E il governo Draghi può e deve intervenire perché è un tema di emergenza nazionale prioritario”.
Nuovo tragico record per il prezzo del gas che sconta la decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream. I future TTF hanno terminato le contrattazioni, la vigilia, ad Amsterdam con un balzo a doppia cifra al prezzo di 276,75 euro al megawattora, dopo aver segnato un massimo nel corso di seduta di 295 euro.
Il prezzo del gas TTF segna nuovi record ogni giorno, scontando la decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream 1. Il presidente di Confindustria puntualizza che “il più grande paese manifatturiero europeo, la Germania, sta studiando da tempo dei piani di razionamento. Noi italiani non possiamo farci trovare impreparati in caso di questa necessità che inciderà su imprese, posti di lavoro e quindi sul reddito delle famiglie” conclude Bonomi.